Molti conduttori spirituali sono attenti che il “loro” gregge sia fedele ai principi biblici, che i membri di chiesa abbiano un comportamento eticamente corretto e dottrinalmente “sano”, ma dimenticano che vi sono situazioni comportamentali che rappresentano veri e propri disturbi della personalità e, sebbene non sempre siano riconducibili a un comportamento eticamente riprovevole, le loro azioni danneggiano l’insieme della comunità e della testimonianza all’esterno.
Si tratta del disturbo borderline di personalità.
Il disturbo borderline è caratterizzato dall’instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé, dell’umore e da una marcata impulsività.
La diagnosi di disturbo borderline della personalità viene formulata in base a sintomi specifici, tra cui frequenti sbalzi che si ripercuotono nei rapporti, l’immagine di sé, l’umore e comportamento impulsivo.
Il soggetto borderline difficilmente riconosce i propri errori e anche davanti all’evidenza cercherà scappatoie pur di non dover incorrere a riconoscere di aver sbagliato.
Non metterà mai in discussione le proprie idee o scelte e quando queste cambieranno lo farà senza un minimo riconoscimento di aver sbagliato.
Questa sindrome, specialmente negli adolescenti e nei più giovani, può portare all’autolesionismo e al suicidio.
Disturbo borderline: significato
Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato da instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e da una marcata impulsività e difficoltà a organizzare in modo coerente i propri pensieri.
Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando comportamenti problematici.
Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di risorse personali e sociali, creano problemi con le persone che sono loro più vicine mentre interagiscono favorevolmente con altre persone con disturbi della personalità, originando dei paradossi.
Il disturbo borderline viene diagnosticato prevalentemente (75% circa) negli individui di sesso femminile e interessa circa il 2% della popolazione.
Quindi si può supporre che in una comunità di 100 persone vi siano almeno due individui con questa patologia in atto.
Come si manifesta il disturbo borderline?
Gli individui con disturbo borderline di personalità presentano una marcata instabilità emotiva, possono vivere momenti di tranquillità e rapidamente passare a uno stato di rabbia e vivere forti sbalzi di umore, idee e manifestare reazioni contrastanti.
Possono esprimere la rabbia con un sarcasmo tagliente, livore, o scenate.
Regolare i propri stati emotivi risulta essere difficile e spesso agiscono impulsivamente, senza riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni.
I soggetti con disturbo borderline della personalità sono volubili e tendono a cambiare l’opinione che hanno degli altri improvvisamente e in modo drammatico.
Tendono spesso a idealizzare l’altro per poi repentinamente svalutarlo, sentendo che l’altro in questione non si occupa abbastanza di loro o non è abbastanza “presente”.
Le relazioni che intraprendono sono turbolente, intense e caotiche.
Non esistono le vie di mezzo.
Fanno “sentire” il loro interlocutore una nullità quando solo poco tempo prima lo esaltavano.
Quando si ha a che fare con una persona con disturbo borderline si ha l’impressione, usando un paragone popolare molto azzeccato, di passare continuamente “dalle stelle alle stalle”, di essere su delle montagne russe emotive.
Alcuni individui possono sviluppare sintomi simil psicotici durante periodi di forte stress, sentirsi vittime di un complotto o con forte senso di persecuzione (molti membri di gruppi religiosi possono sentirsi perseguitati, quando in effetti non lo sono affatto).
La persona con disturbo borderline della personalità sarà incline a frequentare persone con gli stessi sintomi e questo accrescerà la sua percezione di avere reazioni e pensieri “normali”, giustificabili.
Possibili cause del disturbo borderline
Tra le cause del disturbo borderline di personalità, la letteratura evidenzia la presenza di un ambiente invalidante e fattori genetico-temperamentali che predisporrebbero la persona allo sviluppo della disregolazione emotiva.
Cura del disturbo borderline: il trattamento psicoterapeutico
Evidentemente un soggetto borderline deve essere seguito da personale medico competente e non essere soggetto a interventi, anche “pastorali”, senza che la guida spirituale sia ben preparata ad affrontare patologie di questa portata. (cit.)
Per approfondire:
L’equilibrio psicologico del cristiano, Jacques Poujol, ed. Empreinte, 2013
L’accompagnamento psicologico e spirituale, Jacques Poujol, ed. Empreinte,. 2014
Giancarlo